Referendum : il 75 per cento degli italiani sono rimasti a casa. Ha vinto il buon senso.
lunedì 13 giugno 2005
Dunque, è stata una vera mazzata per i sostenitori di questi referendum. Purtroppo ora ci sommergeranno sui giornali ed in televisione , per intere settimane, di analisi e commenti. Tutti cercheranno una spiegazione a questa "caporetto". Bla,bla, bla. Ma una è certa: il non voto del 12 giugno è stata una lezione per tutti quelli che si ostinano a considerare il referendum lo strumento salvifico per cambiare le sorti del paese. Era successo già con l’ articolo 18. E’ accaduto oggi anche con la fecondazione etererologa. No, cari amici: gli italiani vogliono essere governati. Non vogliono essere chiamati alle urne ogni sei mesi per soddisfare le esigenze pubblicitarie di Pannella o di Bertinotti. Il referendum va usato con oculatezza (senza abusarne)su grandi temi generali per i quali non c’è bisogno di consultare un trattato di medicina o di semiotica. Questo è l’insegnamento di questo referendum. Hanno sbagliato tutti quelli che avevano usato posizioni faziose nel proporre come verità assolute posizioni parziali e di improbabile verifica. Hanno sbagliato ,soprattutto, quelli che avevano trasformato questo referendum in una ulteriore occasione per dividere il paese. Se fossero stati zitti, forse, sarebbe stato meglio. Per loro e per noi tutti. Meditate gente, meditate… |
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