Username  
 
Password  
Password Dimenticata? | Registrati
 
Perchè non sapremo mai la verità sulla morte di Nicola Calipari
mercoledì 4 maggio 2005
Stampa
0
Accetto scommesse: nessuno saprà mai come e perché è morto Nicola Calipari, l’agente segreto del Sismi che ha liberato la giornalista del Manifesto Giuliano Sgrena. Come in altre vicende misteriose ( vedi la strage impunita di Ustica)lo impediscono la manipolazione delle testimonianze, i rapporti storici fra Italia e Stati Uniti, persino la ragion di stato.

Nel caso di Nicola Calipari è assodato che a sparare siano stati i soldati americani. Su questo non ci sono dubbi. Si conosce persino il nome del soldato che ha sparato: si chiama Mario Lozano, un fuciliere di chiara origine italiana. Ma questo non basta ad emettere una sentenza di condanna per “omicidio” volontario. C’è una guerra in Iraq. Una guerra contro un nemico subdolo e terribile che si chiama terrorismo, che uccide con le auto bomba ,a freddo, i soldati della Guardia nazionale che difendono un governo legittimamente eletto dagli stessi cittadini iracheni. Ed in guerra a volte ci si può sbagliare. E’ già successo altre volte che gli americani o gli inglesi abbiano colpito per errore i loro stessi soldati, abbattendo aerei, elicotteri, camion militari. Fa parte dei rischi da mettere in conto in missioni difficili e complicate di questa natura. Tra l'altro, su quella strada per l'aeroporto si sono registrati ben 135 attacchi di guerriglieri iracheni. Chi ha sbagliato, dunque, nella vicenda Sgrena ? Gli americani o gli italiani? Noi non sappiamo se sia stato pagato o no un riscatto per la liberazione della Sgrena, anche se è molto plausibile. Gli americani non vogliono in alcun caso che si tratti con i terroristi.

Solo così si spiegherebbe la fretta di riportare nella notte la giornalista del Manifesto in Italia. Tuttavia, perché non si è scelto di utilizzare almeno i soldati italiani come scorta del convoglio che trasportava la Sgrena? Perché l’auto dove viaggiava Calipari non era blindata e soprattutto perchè non ha rallentato dopo il primo “alt” degli americani , ma anzi ha proseguito la sua corsa? Se esisteva-come esisteva- un pericolo evidente perchè Calipari non indossava un giubbotto anti proiettile? Questi sono alcuni “omissis” della missione italiana, che compensano, forse in parte, i tanti “omissis” americani. Ci sono troppe incongruenze ed omissioni. Da una parte e dall'altra. Ecco perché la verità non verrà mai a galla. Diceva Eschilo: “Pian piano il dolore si distilla grazie agli Dei e, nostro malgrado, in saggezza”. Una morale che ci può aiutare a superare i misteri della storia. Anche quelli più crudeli.

0 commenti
Lascia un commento
Occorre aver fatto il LOGIN per inviare un commento
Microcosmo Sicilia