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Terri Schiavo è morta. Hanno vinto il marito ed i giudici.
giovedì 31 marzo 2005
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Terri Schiavo è morta. Il tubo che la teneva in vita con l’alimentazione artificiale le era stato staccato da ben 14 giorni. Il marito non ha voluto che i genitori rimanessero accanto alla figlia morente. Fino all’ultimo hanno insistito. Ma Michael Schiavo è stato irremovibile: ha detto sempre di “no”. La povera Terri, questa creaturina incapace di intendere e volere , è spirata senza avere vicino il padre e la madre. I giudici avevano ordinato di staccare il tubo proprio su una esplicita richiesta del marito di Terri, malgrado i genitori si siano sempre opposti, fino all’ultimo. Ma chi era la persona più vicina a Terri : il marito, che tra l’altro da tempo convive con un’altra donna, o i genitori che l’hanno messa in vita con tanto amore ? Chi aveva il diritto di decidere il destino di Terri? Come avreste reagito se fosse successo una cosa simile a vostra figlia? Mi piacerebbe che chi legge queste semplici ed umili riflessioni, mi aiutasse a capire. Perché, francamente, in questo momento, è difficile non pensarla allo stesso modo del Papa: “Nutrire una persona non puo’ essere mai considerato un accanimento terapeutico. E' stata interrotta un’esistenza. E’ stata anticipata arbitrariamente una morte.”
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