Il sindacato nella Rete
giovedì 20 gennaio 2011
Le tre principali confederazioni non sono rimaste immobili in questi anni, assicurano Guglielmino, che è portavoce di Bonanni, e Benvenuti, giornalista del quotidiano Cisl Le conquiste del lavoro. Già nel1992, l’allora segretario della Cisl Sergio D’Antoni mise in rete gli uffici centrali e periferici del sindacato con un sistema di messaggi all’avanguardia che negli anni è cresciuto e ormai, spiegano gli autori, si è trasformato in un social network interno e una banca dati enorme, anche se ad uso esclusivo degli interni. Verso l’esterno i grandi sindacati sono passati da siti vetrina a strumenti di comunicazione digitali a 360 gradi che vanno dalle web radio come Radio articolo uno della Cgil, fino a i notiziari video come Uil webTv e la neonata CislTv, che ha anche una vetrina in un canale satellitare di Sky. «Il virus dell’ informazione fai da te ha contagiato il sindacato. Alla fine di giugno del 2010, la presenza complessiva della Cisl su Internet contava 263 canali di informazione”. Sul versante degli strumenti che più caratterizzano il web 2.0 della Cisl, si registrano le presenze di web tv (12 canali compresi quelli locali), di feed rss (16) e la sperimentazione di tagcloud (la nuvola di tag ovvero la rappresentazione visiva delle parole chiave). È in fase sperimentale la presenza nei social network». Tutto questo comunque non basta, «serve una cornice unitaria», spiega Guglielmino. «Anche perché - aggiunge - solo con la rete riusciremo ad arrivare in aree dove ora il sindacato ha difficoltà a penetrare. Penso ai giovani, agli immigrati, ma anche alle piccole aziende?». Il cammino del sindacato 2.0, insomma, è solo agli inizi. Antonio Signorini Il Giornale- 20 gennaio 2011 |
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