Ecco il Sud che funziona. A Grottaglie, il più importante investimento produttivo dopo quello della Fiat a Melfi
domenica 3 giugno 2007
Gli investimenti previsti in Italia dal programma B-787 ammontano a circa 550 milioni di euro. E produrranno indubbi benefici occupazionali in Campania e in Puglia, per un totale a regime, di più di mille nuovi posti di lavoro. Oltre 200(comprensivo di 70 ex Atitech) sono i nuovi dipendenti già assunti in Puglia, e in particolare nelle province di Taranto ed in quella di Brindisi; la parte restante è costituita dal personale tecnico proveniente da altri stabilimenti Alenia Aeronautica, trasferito a Grottaglie per consentire il lancio della produzione. Progressivamente,a partire dal 2008, questo personale rientrerà presso i siti di provenienza e sarà sostituito, entro un triennio, da operai e tecnici assunti direttamente da Alenia Composite (100% Alenia Aeronautica). Circa l’80% dell’indotto sarà destinato a piccole e medie imprese meridionali attive nelle due Regioni. ”Grottaglie è un caso emblematico di come sia perfettamente possibile al Sud realizzare con successo e nei tempi previsti, un progetto vasto e complesso come quello che ci vede protagonisti con la Boeing”,dichiarano, chiaramente soddisfatti, i dirigenti di Alenia Aeronautica. “In meno di due anni abbiamo costruito un nuovo impianto industriale, equipaggiato con macchinari e sistemi avanzatissimi, appositamente creati per far fronte ad un innovativo processo di lavorazione. Grazie all’eccellente collaborazione con le amministrazioni locali, dalla Regione Puglia, fino ad arrivare ai comuni di Grottaglie e Monteiasi, si è potuto realizzare un’insieme di opere infrastrutturali essenziali - tra queste l’allungamento dell’aeroporto di Grottaglie - per la realizzazione del progetto”. Ma non è tutto rose e fiori. Con il sindacato, per esempio, i rapporti sono freddini. “Le relazioni industriali con Alenia Composite non sono buone, rispetto ad altre realtà del gruppo. Siamo vissuti dall’attuale dirigenza come un ostacolo”, si lamenta Beppe Lazzaro della Fim Cisl. “Ci sono troppe sperequazioni tra i dipendenti. Non ci hanno dato una sala per le riunioni sindacali,né una bacheca. C’è poca partecipazione.E scarsa trasparenza sugli appalti. Speriamo si tratti di difficoltà legate allo start up dell’impianto…”. E dire che il nuovo stabilimento rappresenta per importanza il secondo intervento industriale nel Mezzogiorno dopo la Fiat di Melfi. E’ stato progettato e realizzato(con la formula del “chiavi in mano”)dallo studio dell’architetto Alfredo Amati. Poco meno di quattrocento operai hanno realizzato un edificio lungo quattrocento metri e alto venticinque, con una superficie di circa 70.000 metri quadrati (corrispondente a 15 campi di calcio). Per la costruzione del capannone sono state coinvolte 120 imprese, impiegati 20.000 tonnellate di acciaio(pari ad una nave di piccola stazza) e 50.000 metri cubi di calcestruzzo. Ma Rispetto ai tradizionali stabilimenti industriali, l’edificio è caratterizzato da straordinarie condizioni di luce naturale all’interno, assicurate da un particolare tipo di finestrature inserite nella copertura a “shed”. Questo determina, oltre ad un elevato comfort dell’ambiente di lavoro, anche un sensibile risparmio energetico. L’esito è di grande suggestione. Il 787 Dreamliner rappresenta attualmente il programma più avanzato nel campo dell’aviazione civile e costituirà la soluzione di riferimento per lo sviluppo strategico delle compagnie aeree nei prossimi decenni. Per un aereo con queste caratteristiche, Boeing prevede un mercato potenziale di circa 3.500 esemplari nell’arco di 20 anni. Rispetto ai suoi pariclasse concorrenti, avrà un consumo di carburante inferiore fino al 20%, produrrà minor inquinamento e rumore, offrendo maggior comfort per i passeggeri in tutte le classi. La svolta principale è però il passaggio dall’alluminio al materiale composito (fibra di carbonio). I velivoli delle generazioni precedenti al 787 erano interamente di alluminio. Boeing, invece, ha deciso di troncare del tutto con la tecnologia dell’alluminio: ritiene che questo materiale abbia già dato il massimo e che, invece, la fibra di carbonio sia in grado di assicurare, per i prossimi 15-20 anni, prestazioni in termini di leggerezza e resistenza con minori costi. I materiali compositi vengono utilizzati da aziende aerospaziali, istituti di ricerca, enti governativi (ESA, NASA, Enac, etc). Nel 2005 la richiesta di compositi è stata di 25.000 tonnellate. Le caratteristiche principali sono la leggerezza, la stabilità nel tempo, l’adattabilità alle forme, la versatilità di impiego (dalle carenature alle strutture primarie). L’uso dei materiali compositi comporta anche una diminuzione delle operazioni di manutenzione poiché, rispetto alle leghe di alluminio, è più resistente alla corrosione. Il costo è superiore rispetto agli altri materiali ma viene compensato dalla riduzione del peso e dai costi inferiori di produzione e di esercizio. Gli stabilimenti Alenia Aeronautica di Grottaglie e Foggia rappresentano la punta di diamante di questa nuova tecnologia. Un successo per l’industria italiana. Ma anche una iniezione di fiducia per il Mezzogiorno. Panorama Economy- La Sicilia- Conquiste del Lavoro- 3 giugno 2007 |
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