L’arresto di Vittorio Emanuele di Savoia è l’ennesimo episodio di quella giustizia ”spettacolo” che è diventata quasi una prerogativa del nostro sistema giudiziario. L’uso della carcerazione preventiva spesso diventa una condanna dal punto di vista mediatico, visti anche i tempi lunghi e tortuosi dei processi.
E’ accaduto per tanti personaggi famosi, sbattuti in galera come dei ”mostri”, che hanno dovuto aspettare diversi anni prima di essere riabilitati,ma non risarciti sul piano morale e dell’immagine pubblica.
Nel caso dell’inchiesta di Potenza ci sono molti buchi neri, che partono dall’uso discutibile delle intercettazioni telefoniche. Una frase estrapolata da una conversazione può diventare, se abilmente manipolata, l’ipotesi di un presunto reato. Ma prima di sbattere un cittadino in galera( qualsiasi cittadino), occorre fare delle serie verifiche. Ci vogliono delle prove concrete che giustificano una misura severa come la carcerazione, che cambia inevitabilmente la vita di una persona.

Roma 18 giugno 2006