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Il Codice da Vinci? Il Cristianesimo non è in pericolo
sabato 20 maggio 2006
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E’ il film più atteso e discusso della stagione cinematografica. Il Codice da Vinci è uscito in questi giorni nelle sale di tutto il mondo, ed è sicuramente destinato a bissare il successo del libro. Io vi consiglio di andarlo a vedere. Vi renderete voi stessi dell’inconsistenza e dell'assurdita della tesi del libro-film. Non è la prima volta che si cerca di estremizzare la figura ”umana” del Cristo. Del resto, ci sono anche alcuni Vangeli ”apocrifi” (tipo quello di Barnaba) che sostengono che al posto di Gesù sulla croce andò un’altra persona, che Gesù si sposo con Marta, ebbe dei figli, dei nipoti e morì di vecchiaia, senza mai resuscitare. Un copione già visto. Il Codice da Vinci non è che l’ultima operazione di questa strisciante negazione della natura divina del Cristo. Più lo si umanizza, più si mina l'essenza stessa della religione cristiana. Sostenere che esiste una "discendenza" di Gesù è una mistificazione religiosa, politica e culturale ben precisa, ordita da chi non ama la cristianità, odia le gerarchie ecclesiastiche, teme il Papa ed il mondo cattolico. Sono duemila anni che ci provano. La storia è piena di falsari e denigratori. Ma hanno sempre fallito. Sopravviveremo anche stavolta. Il Codice da Vinci non distruggerà l'autentica "rivelazione" dei Vangeli.



20 maggio 2006
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