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D'Alema o non D'Alema, sarà un Presidente debole
domenica 7 maggio 2006
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Chi sarebbe il candidato giusto per il Quirinale? Gli italiani se lo stanno chiedendo in queste giornate di bombardamento mediatico. Meglio D’Alema o Monti? Amato o Napoletano? Marini o Veronesi? Bonino o Letta? Potremmo continuare a fare per ore l’elenco degli aspiranti “presidenti”. L’impressione, però, è che la scelta sia più difficile delle altre volte. Per due motivi essenziali. Primo: non c’è in giro un nome, super partes, che possa rappresentare tutti gli schieramenti politici. Secondo: il paese è uscito fortemente diviso dalle elezioni, con una maggioranza risicata al Senato, ed un quadro politico destinato all’ instabilità. Chiunque sarà scelto come Presidente della Repubblica sarà il frutto di questa situazione. E sarà, inevitabilmente, un presidente debole che non avrà un settennato facile. Ammesso che duri sette anni…

Scalfaro fu eletto sull’onda dell’emozione dell’omicidio Falcone e, nonostante qualche forzatura di troppo(fu complice del “ribaltone” avallando il Governo Dini ), alla fine rappresentò una scelta condivisa nel paese. Ciampi fu il frutto di un “inciucio”(diciamo la verità) tra Berlusconi e D’Alema, ma ha saputo guadagnarsi onestamente quel ruolo di “garante” dell’unità del paese. Ora le cose sono molto diverse.

Il centro sinistra è obbligato a dare una poltrona importante ai DS, visto che le altre cariche dello Stato sono andate ad esponenti di altri partiti. Il centro destra non ha saputo mettere in campo un candidato alternativo autorevole (Gianni Letta è troppo legato alla figura di Berlusconi), e sta giocando solo per scompaginare le carte,(D'Alema sì, D'Alema no), cercando di far scoppiare le contraddizioni all’interno della maggioranza ulivista. I franchi tiratori sono pronti a fare la festa a qualsiasi candidato. A cominciare proprio da Massimo D’Alema, politico navigato, di lungo corso, che, tuttavia, ha più nemici che amici in Parlamento.

Da questo puzzle intricato uscirà alla fine i nostro amato Presidente della Repubblica. Non faccio pronostici e non azzardo il nome. Come dice il detto: chi entra come Papa nel conclave ne esce quasi sempre da cardinale…

Roma 7 maggio 2006
P.S. Oggi è il compleanno di mio padre. Settantuno anni ben portati. Complimenti. Tanti auguri Papà!
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