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Berlusconi litiga con la giornalista "militante" Lucia Annunziata. Ora le due sfide in TV con Prodi saranno decisive
sabato 11 marzo 2006
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Silvio Berlusconi è nervoso. Lo si è capito quando ha abbandonato domenica lo studio televisivo del Tg 3, tallonato dalle domande(forse un tantino impertinenti, ma fa parte del mestiere) della giornalista “militante” Lucia Annunziata. In altri tempi, il Cavaliere non avrebbe mollato così. Avrebbe logorato il suo interlocutore con il suo sorriso ammaliante, magnetico come quello di un cobra. Avrebbe raccontato le mitiche barzellette, sciorinato tutto il suo repertorio di storielle sui comunisti che mangiano i bambini. Ma stavolta Berlusconi è sembrato sin dall’inizio sulle difensive. Si vedeva che cercava l’incidente.Non era lo straordinario comunicatore, padrone del video. Aveva lo sguardo assente, gli occhi più piccoli del solito, le rughe più evidenti del solito. Ad un certo punto è sembrato che volesse prendere a schiaffi la povera Annunziata. Non è da lui perdere la pazienza.

Il premier appare stanco, preoccupato, forse si sente accerchiato, sa di essere più che mai nel mirino di tutti: Confindustria, Corriere della Sera, magistrati, giornalisti. Lo hanno mollato un po’ tutti in queste settimane. Montezemolo gli ha rimproverato di aver fatto poco per le imprese. Berlusconi ha replicato che Montezemolo rappresenta se stesso. A quel punto, il Corriere della Sera, il giornale più importante del nostro paese, si è dovuto schierare al fianco del suo editore(la Fiat), annunciando(con argomenti risibili) l’appoggio all’Ulivo di Prodi. E’ una campagna elettorale strana, piena di veleni, da una parte e dall’altra. Storace ha superato l’aviaria,ma è caduto per le intercettazioni sulla Mussolini e Marrazzo. Dall’altra parte, il buon Prodi deve fare i conti con gli “autonomi” che a Milano attaccano con le molotov la polizia, come ai tempi del ’68. Non si sa chi se la passa meglio fra i due capi delle due coalizioni. Ed anche noi siamo un po’ stanchi di questo teatrino che dura ormai da qualche anno. In Italia la campagna elettorale comincia all’indomani del voto e dura cinque anni. Una noia mortale. Forse questa volta tutto si deciderà nei due duelli televisivi programmati tra gli stessi Berlusconi e Prodi. Saranno le due sfide decisive per cercare di convincere gli indecisi. Solo dopo, potremo capire se la stagione del Cavaliere è davvero finita.

Ps: Il primo duello televisivo è martedì sera . Ma è la stessa serata in cui si giocherà Inter- Aiax. Meglio guardare la partita…



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