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Il gran rifiuto di Pippo Baudo. Una occasione perduta per la Sicilia
sabato 8 ottobre 2005
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Pippo Baudo ha deciso di continuare a fare il presentatore televisivo. Non ha accettato l’offerta di candidarsi per il centro sinistra a Governatore della Regione Siciliana. Devo dire che me lo aspettavo. Anzi, ne ero certo. Conosco bene ( da tanti anni) Pippo Baudo. Lui è un uomo che ha vissuto, e continua a vivere, per la televisione e per soddisfare il suo pubblico. Soffre lontano dal video, non riesce ad immaginare la sua vita senza orchestre, ospiti, cantanti, attori.

Nei lunghi mesi di assenza dalla Rai , sembrava diventato un vecchio: la pelle grigia, l’aria stanca,la schiena a pezzi, lo sguardo spesso assente. Anche il suo fisico inossidabile ne aveva risentito. Ha avuto qualche piccolo problema cardiaco e, per poco, non ci ha rimesso la pelle, a causa di un errore umano. Un anno fa ,a Napoli, mi disse che gli sarebbe piaciuto morire in video, come purtroppo è avvenuto per un altro siciliano illustre,Franco Scoglio. “ Ma ormai hai fatto tutto in televisione, Pippo. Perché non ti ritiri a vita privata. Che cosa ti manca?”, gli chiesi ,ridendo. “Caro Salvo, ogni volta che si accende la lucetta rossa della telecamera, per me è come se fosse la prima volta”, mi rispose, scandendo lentamente le parole e fissandomi negli occhi .”E poi, la mia è una missione, di fronte a questa televisione volgare, meschina e pettegola”.

Baudo è un uomo all’antica, di sani principi morali. Ma non è mai stato un bacchettone. E’ un uomo che sa vivere e che, come tutti i siciliani, crede molto nell’amicizia. Per questo si è speso tantissimo per Sergio D’Antoni: ma lo ha fatto sempre per amicizia, per la comune insularità, per la condivisione degli stessi valori sociali. Per questo D’Antoni rimane convinto che sarebbe stato un grande Governatore della Sicilia. Anche io ne ero certo. Baudo capisce di politica più di tanti personaggi, uomini, uominicchi e quaquaraqua, che oggi frequentano la scena politica siciliana e nazionale. E' un uomo colto, calmo, raffinato, un vulcano di idee . Sarebbe stato il personaggio giusto per dare una immagine finalmente “nazionale” della Sicilia. Con la sua autorevolezza e moderazione, lui avrebbe potuto farlo. Solo Baudo oggi avrebbe potuto battere Totò Cuffaro. Si illudono i giustizialisti dell’Unione, come Claudio Fava o Leoluca Orlando. Si illudono Bianco, Di Pietro e i Verdi.
Baudo , stavolta, si è tirato indietro: per una volta ha tradito la Sua Sicilia, ha avuto paura dei siciliani. Peccato. Ma noi gli vogliamo bene lo stesso. Più di prima.

Roma 8 ottobre 2005

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